
Parte 1 ( by CkC, 2009 )
In Europa sino alla Guerra dei Sette Anni
Le origini della fanteria leggera francese risalgono alle guerre di Luigi XIV ed in particolare alle compagnies franches che furono introdotte nella fanteria francese durante l’assedio del Lussemburgo nel 1684. Queste unità erano composte da volontari appartenenti alla borghesia francese, dette franche perchè in cambio del momentaneo arruolamento i partecipanti erano esentati dal pagamento delle tasse. Compagnie temporanee e incaricate dei vari servizi di ronda, controllo, approvvigionamento, scorta, tipiche di un assedio. Spesso erano note con il nome del loro comandante.
La prima unità permanente di questo tipo venne creata nel 1689 con il nome di Fusiliers de Montagnes reclutate nel Roussilion per servire nei Pirenei. Secondo il Cavalier de Giugnard, che servì con loro, portavano un abito in stile Miquelet con una giacca grigio-blu, colletto e polsini e cuciture blu. Le gambe erano nude e ai piedi portavano un semplice paio di sandali e indossavano una specie di cappello frigio, detto “ Berretta “.
L’armamento consisteva in un paio di pistole ed un moschetto corto in stile spagnolo e al posto della tromba avevano un corno.
La necessità della guerra in Catalogna e nel nord-est della Francia durante la guerra dei Nove Anni e quella di Successione spagnola ampliarono i compiti di queste compagnie franche fino a farle diventare molto simili a quelle di fanteria; ai compiti di guardia, avamposto e scorta si aggiunsero quelli di pattugliamento e combattimento in terreno aspro.
La maggior parte delle Compagnies franches venne sciolta nel 1715 ma la loro esperienza non venne dimenticata e durante uno dei campi di istruzione nel 1727 vennero condotti tre esperimenti sull’impiego di porzioni di fanteria in ordine aperto.
Nel primo esperimento una compagnia di granatieri venne disposta in ordine aperto davanti ad un battaglione disposta in linea. Dopo aver scaricato i moschetti i granatieri sfilavano a destra e a sinistra dello schieramento per ricaricare.
Nel successivo esperimento i granatieri ed il battaglione dovevano avanzare, una volta che i granatieri erano avanzati facevano fuoco, poi si ritiravano e i picchetti del battaglione in linea avanzavano a loro volta per sparare.
Il terzo esperimento, invece era sulla possibilità di coprire le ritirate con truppe in ordine aperto. I picchetti ed i granatieri uscivano dalla linea mentre il resto del battaglione si ritirava ordinatamente.
Per l’epoca in cui si svolsero questi esperimenti erano molto innovativi anche se però non vi era traccia che tali tattiche venissero utilizzate sul campo. Se non fosse stato per Maurizio de Saxe che nel 1732, traumatizzato dall’esperienza della Battaglia di Belgrado, ormai con poca fiducia nelle scariche serrate, che volle mettere sulla carta quallo che secondo lui sarebbe stato il sistema più interessante per massimizzare l’effetto del fuoco.
De Saxe affermava che quando ci si difendeva contro una fanteria avanzante sarebbe stato assai meglio avere una linea di tiratori 200 passi davanti al battaglione.
Questa linea di tiratori avrebbe iniziato a sparare quando il nemico si fosse trovato a 300 passi e questo fuoco attentamente mirato sarebbe continuato fino a quando il nemico non si fosse trovato a 50 passi. Dopo i tiratori si sarebbero ritirati negli intervalli tra le linee del battaglione.
De Saxe riteneva questo tipo di fuoco dieci volte più efficiente per moschetto rispetto a quello in ordine chiuso dove il soldato era intralciato dai suoi compagni d’arme e doveva far fuoco al comando quando magari ancora non era pronto e non aveva ancora risolto problemi o cilecche.
Sebbene il trattato di De Saxe, dal titolo Mes Rèveries venisse scritto nel 1732 fu pubblicato soltanto nel 1756 ed ebbe un enorme impatto. Copie dello stesso vennero trovate nelle colonie americane ad uso degli ufficiali della milizia.
Le Compagnie franche originali erano unità relativamente piccole, occupavano circa 70 uomini ma a partire dalla fine della guerra di Successione polacca, nell’ottica di una maggiore razionalizzazione, le compagnie confluirono in unità della dimensione di un battaglione con compiti di fanteria leggera.
Le compagnie Klienholdt ( 1719 ), Oge de Thiers ( 1727 ), Jacob ( 1727 ), Battembourg ( 1727 ), Galhau ( 1727 ), Chatevieux ( 1727 ), Dumolin ( 1727 ), La Croix ( 1727 ), Godernaux ( 1727 ), Provisy ( 1733 ), Duchemin ( 1734 ), Pincheny ( 1742 ), Massanne ( 1742 ), Bidache ( 1742 ), Damiens ( 1743 ), Gagneur ( 1744 ) vennero nel 1745 incorporate nei Volontaries Royaux.
I Volontaries Royaux, successivamente nel 1758 divennero Legion Royale per poi essere sciolti nel 1756, durante il servizio in Germania nella Guerra dei Sette Anni, avevano nei loro ruoli 950 uomini suddivisi in 15 compagnie di 90 uomini di cui una compagnia di granatieri ed una di pionieri.
L’uniforme dei Volontaire Royaux aveva la giacca blu scuro, con gilet e coulotte blu, ghette bianche, bottoni di piombo e un nastro d’argento sul cappello, che anticiparono i colori della divisa della fanteria leggera delle epoche successive.
Le compagnie di Dulimont ( 1727 ), Gouverner ( 1727 ), Le Noble ( 1727 ), Du Bayet ( 1742 ), confluirono nel 1744 negli Archibusiers de Grassin , un forte corpo formato da 900 fucilieri suddivisi in 9 compagnie a cui andavano aggiunti 100 granatieri in due compagnie.
Durante la Battaglia di Fontenoy ( 11 maggio 1745 ) gli Archibusiers de Grassin vennero gettati nel bosco di Barry per impegnare una consistente forza nemica anglo-hannoveriana.
Durante la guerra dei Sette Anni l’ordine aperto iniziò ad essere parte costante nelle battaglie.
A Sunderhausen ( 23 luglio 1758 ) 7 compagnie di granatieri vennero disperse di fronte a 12 battaglioni disposti in linea e tre altre compagnie di granatieri vennero disposte all’interno di un bosco sulla destra francese, mentre una forza irregolare leggera venne disposta sulla sinistra in un altro piccolo bosco.
Anche a Lutternberg ( 10 ottobre 1758 ) le forze regolari dell’esercito francese vennero precedute da truppe in ordine aperto.
Nella battaglia di Bergen ( 13 aprile 1759 ) una unità di volontari combattendo all’interno di un bosco con un reparto di fanteria di linea manovrò alternativamente in ordine sparso ed in colonna dimostrando la possibilità della fanteria leggera francese di manovrare come la fanteria di linea, almeno nei movimenti in formazione chiusa.
Il successo di queste tattiche portò il Maresciallo de Broglie a cercare di formare in ogni reggimento una compagnia di cacciatori permanente. Dopo la guerra questi continuò a lavorare per avere unità permanenti di schermagliatori in ogni movimento e nel 1764 un’ordinanza reale sanzionò la presenza di una sezione di schermagliatori per ogni colonna di attacco.
In Europa sino alla Guerra dei Sette Anni
Le origini della fanteria leggera francese risalgono alle guerre di Luigi XIV ed in particolare alle compagnies franches che furono introdotte nella fanteria francese durante l’assedio del Lussemburgo nel 1684. Queste unità erano composte da volontari appartenenti alla borghesia francese, dette franche perchè in cambio del momentaneo arruolamento i partecipanti erano esentati dal pagamento delle tasse. Compagnie temporanee e incaricate dei vari servizi di ronda, controllo, approvvigionamento, scorta, tipiche di un assedio. Spesso erano note con il nome del loro comandante.
La prima unità permanente di questo tipo venne creata nel 1689 con il nome di Fusiliers de Montagnes reclutate nel Roussilion per servire nei Pirenei. Secondo il Cavalier de Giugnard, che servì con loro, portavano un abito in stile Miquelet con una giacca grigio-blu, colletto e polsini e cuciture blu. Le gambe erano nude e ai piedi portavano un semplice paio di sandali e indossavano una specie di cappello frigio, detto “ Berretta “.
L’armamento consisteva in un paio di pistole ed un moschetto corto in stile spagnolo e al posto della tromba avevano un corno.
La necessità della guerra in Catalogna e nel nord-est della Francia durante la guerra dei Nove Anni e quella di Successione spagnola ampliarono i compiti di queste compagnie franche fino a farle diventare molto simili a quelle di fanteria; ai compiti di guardia, avamposto e scorta si aggiunsero quelli di pattugliamento e combattimento in terreno aspro.
La maggior parte delle Compagnies franches venne sciolta nel 1715 ma la loro esperienza non venne dimenticata e durante uno dei campi di istruzione nel 1727 vennero condotti tre esperimenti sull’impiego di porzioni di fanteria in ordine aperto.
Nel primo esperimento una compagnia di granatieri venne disposta in ordine aperto davanti ad un battaglione disposta in linea. Dopo aver scaricato i moschetti i granatieri sfilavano a destra e a sinistra dello schieramento per ricaricare.
Nel successivo esperimento i granatieri ed il battaglione dovevano avanzare, una volta che i granatieri erano avanzati facevano fuoco, poi si ritiravano e i picchetti del battaglione in linea avanzavano a loro volta per sparare.
Il terzo esperimento, invece era sulla possibilità di coprire le ritirate con truppe in ordine aperto. I picchetti ed i granatieri uscivano dalla linea mentre il resto del battaglione si ritirava ordinatamente.
Per l’epoca in cui si svolsero questi esperimenti erano molto innovativi anche se però non vi era traccia che tali tattiche venissero utilizzate sul campo. Se non fosse stato per Maurizio de Saxe che nel 1732, traumatizzato dall’esperienza della Battaglia di Belgrado, ormai con poca fiducia nelle scariche serrate, che volle mettere sulla carta quallo che secondo lui sarebbe stato il sistema più interessante per massimizzare l’effetto del fuoco.
De Saxe affermava che quando ci si difendeva contro una fanteria avanzante sarebbe stato assai meglio avere una linea di tiratori 200 passi davanti al battaglione.
Questa linea di tiratori avrebbe iniziato a sparare quando il nemico si fosse trovato a 300 passi e questo fuoco attentamente mirato sarebbe continuato fino a quando il nemico non si fosse trovato a 50 passi. Dopo i tiratori si sarebbero ritirati negli intervalli tra le linee del battaglione.
De Saxe riteneva questo tipo di fuoco dieci volte più efficiente per moschetto rispetto a quello in ordine chiuso dove il soldato era intralciato dai suoi compagni d’arme e doveva far fuoco al comando quando magari ancora non era pronto e non aveva ancora risolto problemi o cilecche.
Sebbene il trattato di De Saxe, dal titolo Mes Rèveries venisse scritto nel 1732 fu pubblicato soltanto nel 1756 ed ebbe un enorme impatto. Copie dello stesso vennero trovate nelle colonie americane ad uso degli ufficiali della milizia.
Le Compagnie franche originali erano unità relativamente piccole, occupavano circa 70 uomini ma a partire dalla fine della guerra di Successione polacca, nell’ottica di una maggiore razionalizzazione, le compagnie confluirono in unità della dimensione di un battaglione con compiti di fanteria leggera.
Le compagnie Klienholdt ( 1719 ), Oge de Thiers ( 1727 ), Jacob ( 1727 ), Battembourg ( 1727 ), Galhau ( 1727 ), Chatevieux ( 1727 ), Dumolin ( 1727 ), La Croix ( 1727 ), Godernaux ( 1727 ), Provisy ( 1733 ), Duchemin ( 1734 ), Pincheny ( 1742 ), Massanne ( 1742 ), Bidache ( 1742 ), Damiens ( 1743 ), Gagneur ( 1744 ) vennero nel 1745 incorporate nei Volontaries Royaux.
I Volontaries Royaux, successivamente nel 1758 divennero Legion Royale per poi essere sciolti nel 1756, durante il servizio in Germania nella Guerra dei Sette Anni, avevano nei loro ruoli 950 uomini suddivisi in 15 compagnie di 90 uomini di cui una compagnia di granatieri ed una di pionieri.
L’uniforme dei Volontaire Royaux aveva la giacca blu scuro, con gilet e coulotte blu, ghette bianche, bottoni di piombo e un nastro d’argento sul cappello, che anticiparono i colori della divisa della fanteria leggera delle epoche successive.
Le compagnie di Dulimont ( 1727 ), Gouverner ( 1727 ), Le Noble ( 1727 ), Du Bayet ( 1742 ), confluirono nel 1744 negli Archibusiers de Grassin , un forte corpo formato da 900 fucilieri suddivisi in 9 compagnie a cui andavano aggiunti 100 granatieri in due compagnie.
Durante la Battaglia di Fontenoy ( 11 maggio 1745 ) gli Archibusiers de Grassin vennero gettati nel bosco di Barry per impegnare una consistente forza nemica anglo-hannoveriana.
Durante la guerra dei Sette Anni l’ordine aperto iniziò ad essere parte costante nelle battaglie.
A Sunderhausen ( 23 luglio 1758 ) 7 compagnie di granatieri vennero disperse di fronte a 12 battaglioni disposti in linea e tre altre compagnie di granatieri vennero disposte all’interno di un bosco sulla destra francese, mentre una forza irregolare leggera venne disposta sulla sinistra in un altro piccolo bosco.
Anche a Lutternberg ( 10 ottobre 1758 ) le forze regolari dell’esercito francese vennero precedute da truppe in ordine aperto.
Nella battaglia di Bergen ( 13 aprile 1759 ) una unità di volontari combattendo all’interno di un bosco con un reparto di fanteria di linea manovrò alternativamente in ordine sparso ed in colonna dimostrando la possibilità della fanteria leggera francese di manovrare come la fanteria di linea, almeno nei movimenti in formazione chiusa.
Il successo di queste tattiche portò il Maresciallo de Broglie a cercare di formare in ogni reggimento una compagnia di cacciatori permanente. Dopo la guerra questi continuò a lavorare per avere unità permanenti di schermagliatori in ogni movimento e nel 1764 un’ordinanza reale sanzionò la presenza di una sezione di schermagliatori per ogni colonna di attacco.
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